Riforma catasto dal 2026: caccia alle case fantasma e abusive

La nuova riforma del catasto non avrà legami con l’andamento dei prezzi di mercato e non terrà riferimento ai valori patrimoniali degli immobili; si concentrerà invece sulla caccia degli immobili fantasma e abusivi.

La riforma del catasto cambia nuovamente rotta. Adesso sembra non dovrebbe essere ricondotta all’andamento dei prezzi di mercato e di un archivio basato sui metri quadrati.

Consentirà solo di consultare dall’archivio del singolo immobile i valori dell’osservatorio del mercato immobiliare (Omi) che fotografano i prezzi divisi per zone.

Preso in considerazione l’ampio divario tra gli importi minimi e massimi indicati, si ritiene siano di difficile utilizzo ai fini fiscali per adeguare la tassazione.

“Viene eliminato ogni riferimento ai valori patrimoniali degli immobili; si consente l’aggiornamento delle rendite secondo la normativa attualmente in vigore e senza alcuna innovazione di carattere patrimoniale”

Ci sarà una maggiore concentrazione sulla ricerca delle case fantasma. E ci sarà una semplificazione delle comunicazioni e dell’uso degli strumenti ai fini dei controlli sul territorio da parte degli enti locali.

La previsione è comunque che le attuali informazioni del catasto saranno integrate con l’obiettivo di rendere disponibili nuove informazioni a partire dal gennaio 2026.

Agli attuali valori sarà affiancata un’ulteriore rendita che potrà tener conto di tre criteri:

  • zone territoriali omogenee all’interno di uno stesso territorio comunale, un’operazione già realizzata in alcuni comuni con la revisione delle cosiddette zone censuarie;
  • rideterminazione d’uso catastale distinguendo gli immobili in categorie ordinarie e speciali: questo potrebbe portare al superamento delle attuali categorie (A1, A2, A3) che indicano le diverse tipologie (signorile, civile, economica) degli immobili, dividendo in due gruppi gli immobili abitativi e industrialicommerciali
  • determinazione dell’unità di consistenza”, che attualmente è il “vano catastale” per le abitazioni e i metri quadrati o cubi per le altre tipologie, come i fabbricati industriali

fonte: tg24sky