Manutenzione impianti elettrici

Manutenzione impianti elettrici - Studio geometra Andrea Mancuso - Firenze

La manutenzione degli impianti elettrici è necessaria a mantenere quest’ultimi funzionanti e in sicurezza.

Progettazione

Progettare e realizzare un impianto elettrico a regola d’arte è importante ed altrettanto è mantenerlo.

La manutenzione degli impianti elettrici

La manutenzione è:

  • importante perché qualsiasi componente, anche se impiegato correttamente, non può mantenere invariate nel tempo le proprie prestazioni e caratteristiche di sicurezza.
  • è l’insieme delle operazioni tecnico-gestionali necessarie a mantenere funzionante e in sicurezza una macchina o un impianto.

La finalità

E’ quella di preservare nel tempo gli impianti in conformità alla regola dell’arte è indispensabile una regolare e costante attività di manutenzione da effettuarsi con periodicità indicate da regolamenti e norme tecniche del settore.

La manutenzione ha lo scopo di ridurre il livello di rischio che ha come conseguenza il danno a persone e cose (infortuni, danni agli impianti, danni agli immobili, danni al materiale, danni all’ambiente, disservizi, pericolo di incendio e quant’altro). I benefici derivanti da una corretta manutenzione sono:

  • sicurezza;
  • affidabilità;
  • qualità;
  • riduzione dei costi operativi;
  • incremento della vita;
  • valore residuo.

Tecnico manutentore

La manutenzione dell’impianto elettrico è effettuata dal tecnico manutentore dotato dei requisiti previsti dal dm 37/2008 (decreto sulla conformità degli impianti alla regola dell’arte).

La manutenzione degli impianti elettrici è obbligatoria

Secondo quanto indicato nel D.M. 37/2008 (art. 8, comma 2), la manutenzione degli impianti elettrici è un obbligo di legge stabilito per tutti i proprietari, i responsabili e gli amministratori di impianti elettrici,

Il proprietario dell’impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dall’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate. Resta ferma la responsabilità delle aziende fornitrici o distributrici, per le parti dell’impianto e delle relative componenti tecniche da loro installate o gestite.

Oltre al dm 37/2008, è necessario riportare anche altri riferimenti normativi riguardanti le attività manutentive:

  • dpr 462/01: verifica periodica degli impianti elettrici di messa a terra e dei dispositivi di protezione dalle scariche atmosferiche;
  • art. 2087 codice civile: tutela delle condizioni di lavoro in cui l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro;
  • art. 64 comma 1 lettera c) dlgs 81/08: i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;
  • art. 64 comma 1 lettera e) dlgs 81/08: gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all’eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento.

Manutenzione ordinaria e straordinaria

Il dm 37/2008, relativo agli impianti al servizio degli edifici di qualsiasi tipo, considera la manutenzione suddivisa in:

  • manutenzione ordinaria, intesa come l’insieme degli interventi finalizzati a contenere il normale degrado d’uso e a far fronte a quegli eventi che non comportino la modifica della struttura, delle prestazioni o della destinazione d’uso dell’impianto;
  • manutenzione straordinaria, intesa come l’insieme degli interventi destinati a riportare l’impianto in condizioni di esercizio, che non possano essere ricondotti a manutenzione ordinaria, trasformazione, ampliamento o nuovo impianto.

Di seguito riprendiamo alcuni contenuti riportati nella settima linea guida del Consiglio nazionale dei periti industriali, CNPI, dal titolo “Verifica e controllo impianti elettrici dlgs 81/08″.

Approcci base per la manutenzione

La manutenzione può essere eseguita adottando metodologie diverse; in funzione del livello di rischio basso, medio o alto:

  • si adottano misure di manutenzione correttiva se il guasto di un componente non causa pericolo e l’entità del danno è basso;
  • si adottano misure di manutenzione di tipo preventiva, fino ad essere di tipo predittivo e/o migliorativa se invece il guasto di un componente può causare pericolo e danno elevato.

La norma UNI EN 13306 suddivide in 5 i livelli di manutenzione in funzione della complessità dell’attività da svolgere, precisamente:

  • livello 1, caratterizzato da azioni semplici eseguite con un minimo di addestramento;
  • livello 2, caratterizzato da azioni di base che dovrebbero essere eseguite da personale qualificato utilizzando procedure dettagliate;
  • livello 3, caratterizzato da azioni complesse eseguite da personale tecnico qualificato utilizzando procedure dettagliate;
  • livello 4, caratterizzato da azioni che implicano competenza in una tecnica o in una tecnologia e che sono eseguite da personale tecnico specializzato;
  • livello 5, caratterizzato da azioni che implicano il possesso di una conoscenza da parte di fabbricante o di una azienda specializzata con attrezzature di supporto logistico industriale.

Piano di manutenzione

Nel piano di manutenzione devono essere considerate le attività di verifica stabilite dalle norme e leggi in vigore. Innanzitutto, viene suggerito di esaminare la documentazione di progetto e il manuale dell’impianto elettrico; successivamente va eseguito un sopralluogo per verificare lo stato di conservazione dell’impianto e la corrispondenza con quanto indicato nel progetto e nel manuale dell’impianto, attraverso:

  • esame a vista;
  • prove di funzionamento;
  • prove di funzionamento del dispositivo differenziale con tasto;
  • prove di funzionamento del dispositivo differenziale con strumento;
  • controllo del dispersore di terra
  • prove di continuità;
  • condutture elettriche;
  • manutenzione quadri elettrici;
  • serraggio dei morsetti;
  • attività di pulizia;
  • componenti.

Tutti i controlli effettuati devono essere annotati in un apposito registro di manutenzione degli impianti elettrici.

Registro di manutenzione degli impianti elettrici

Il registro di manutenzione degli impianti elettrici è un documento all’interno del quale vengono annotati gli interventi di manutenzione eseguiti sull’impianto nel corso del tempo. In particolare, raccoglie gli esiti di tutti i controlli periodici effettuati sull’efficienza degli impianti elettrici, di illuminazione, di sicurezza e dei presidi antincendio. Viene messo a disposizione degli organi di vigilanza per eventuali controlli e serve a garantire l’efficacia e il corretto funzionamento dell’impianto elettrico.

fonte: biblus