Regolamento edilizio unico

Il dossier Ance: 13 le Regioni che ad oggi hanno adottato il regolamento edilizio unico. La tabella di confronto tra le modalità di recepimento adottate 

Con l’Intesa del 20 ottobre 2016 il Governo, le Regioni e i Comuni hanno adottato lo schema di Regolamento edilizio tipo, previsto dal dpr 380/2001, in base alla modifica introdotta dalla legge 164/2014 (decreto Sblocca Italia).

Il regolamento edilizio tipo è finalizzato ad uniformare gli adempimenti sul territorio per superare l’eccessiva diversificazione dei regolamenti edilizi comunali, attraverso:

  • la semplificazione dell’impianto strutturale dei futuri regolamenti edilizi
  • l’uniformazione a livello nazionale di alcune definizioni dei parametri urbanistici-edilizi (che sono 42)

Il Regolamento approvato è strutturato in 3 parti:

  • Allegato 1, contenente lo schema di regolamento edilizio che descrive la struttura del secondo cui devono essere redatti i Regolamenti edilizi e i criteri a cui dovranno attenersi i Comuni
  • Allegato A, contenente l’elenco delle 42 definizioni uniformi relative ai parametri urbanistici ed edilizi; trattano in pratica tutte quelle comuni, dalla “superficie netta” alla “superficie utile”, dal “soppalco” alla “sagoma” o “l’altezza dell’edificio”
  • Allegato B, contenente la ricognizione della normativa nazionale; si tratta delle 118 norme statali che hanno un impatto sull’edilizia, in merito alle quali i regolamenti dovranno operare un semplice rinvio

Tempistiche di recepimento

In caso di recepimento, il comune era a sua volta obbligato ad adottare il regolamento entro i successivi 180 giorni.

Scaduti i 180 giorni, in assenza di recepimento ufficiale, le definizioni uniformi e le norme sovraordinate (statali e regionali) “trovano diretta applicazione”. Se invece le regioni non si adeguano entro la scadenza (non sono previste sanzioni) il comune può recepire il regolamento ma non è obbligato a farlo.

Le Regioni, nel recepire lo schema di Regolamento possono:

  • integrare e modificare conformemente alla normativa regionale vigente la raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia
  • semplificare l’indice previsto in fondo allo schema di regolamento edilizio tipo, conformemente alla struttura generale uniforme dello schema di regolamento edilizio tipo
  • individuare le definizioni incidenti sulle previsioni dimensionali degli strumenti urbanistici e, ove necessario, in via transitoria, stabilire le indicazioni tecniche di dettaglio ai fini della corretta interpretazione di tali definizioni uniformi in fase di prima applicazione

In caso di mancato recepimento da parte della Regione, i Comuni possono comunque provvedere all’adozione dello schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati.

Decorso il termine entro il quale i Comuni devono adeguare i propri regolamenti, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.

Dossier Ance

Tutte le normative regionali di recepimento del regolamento edilizio tipo sono consultabili nel dossier Ance “Regolamento edilizio tipo”, nella versione aggiornata aggiornata al 15 novembre 2018, la versione precedente risale al 7 dicembre 2017.

Il documento fa, quindi, il punto della situazione sull’adozione a livello regionale delle nuove regole di recepimento del regolamento edilizio unico.

Situazione attuale

Sono 13 le Regioni che ad oggi hanno dato attuazione all’Intesa e recepito il regolamento edilizio unico, tra cui la Toscana con il DGR n. 524/2018.

Nel documento è presente, inoltre, la tabella che mette a confronto le modalità di recepimento adottate da ciascuna Regione.

Ad esempio per la Regione Campania si ha:

  • Individuazione delle definizioni aventi incidenza sulle previsioni dimensionali:
    • nessuna
  • Disciplina transitoria:
    • gli interventi edilizi muniti di titolo edilizio efficace ed i piani urbanistici attuativi approvati alla data di pubblicazione della deliberazione (9 giugno 2017) potranno comunque essere realizzati in conformità al titolo medesimo
    • all’esito dell’adeguamento del regolamento edilizio da parte dei Comuni i procedimenti in itinere a tale data concludono il loro iter secondo la disciplina previgente.
  • Altre integrazioni:
    • integrata la raccolta delle disposizioni incidenti sugli usi e le trasformazioni del territorio e dell’attività edilizia.
  • Termine adeguamento Comuni:
    •  180 giorni
    • 6 dicembre 2017

(fonte biblus.net)