Fotovoltaico – perché conviene e quanto costa (con le detrazioni)

Le domande più frequenti che ci sentiamo porre sono:

  • Quanto costa e in quanti anni è ammortizzabile?
  • Come funziona l’autoproduzione?
  • Vale l’iva agevolata?

Si ritiene pertanto opportuno fare un riepilogo che indirizzi a capire tutte le agevolazioni fiscali disponibili.

Partiamo da evidenziare un presupposto che è alla conoscenza di tutti, addetti ai lavori e non, cioè che l’involucro edilizio è uno dei maggiori responsabile della dispersione termica, ma anche gli impianti non sono da sottovalutare, soprattutto per l’utilizzo di risorse non rinnovabili, inquinamento e bollette (alte).

Dal 1° gennaio 2018 tutti gli edifici oggetto di una ristrutturazione rilevante devono ricavare da fonti rinnovabili il 50% del fabbisogno energetico e dal 2021 tutti gli edifici, nuovi o soggetti a una ristrutturazione profonda, dovranno adeguarsi allo standard europeo nZEB (nearly Energy Zero Building – Edifici a Energia quasi Zero).

Ma anche se non è richiesta una ristrutturazione, alcuni interventi, date le nuove detrazioni fiscali 2021, sono auspicabili per un grande risparmio economico.

In primis, parliamo del passaggio al sistema fotovoltaico.

Fotovoltaico, perché conviene (con le detrazioni)

Un appunto da non dimenticare: la detrazione per impianti fotovoltaici rientra nelle ristrutturazioni edilizie e non nelle detrazioni per risparmio energetico.

L’agevolazione fiscale 2021 dedicata agli impianti fotovoltaici (prorogata al 31 dicembre 2021) è pertanto il Bonus ristrutturazioni al 50%, che ammette come limite spese massimo detraibile 96 mila euro per unità immobiliare.

La detrazione può essere applicata anche nell’ipotesi di installazione di impianti fotovoltaici anche con accumulo e deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
La Legge di Bilancio 2021, oltre alla proroga delle detrazioni (anche per il Superbonus al 30 giugno 2022), ha previsto anche che chi usufruisce dei bonus dovrà inviare all’Enea, per via telematica, alcuni dati relativi alla tipologia di interventi effettuati; si tratta di informazioni che serviranno all’Agenzia per monitorare e valutare il risparmio energetico conseguito in seguito alla realizzazione degli interventi di ristrutturazione.

Iva ridotta – IVA impianti fotovoltaici

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e anche per gli impianti fotovoltaici è possibile, inoltre, usufruire della aliquota ridotta in tema di imposta sul valore aggiunto ovvero al 10%. Nel caso si tratti di nuova costruzione prima casa si può richiedere l’IVA al 4% ma in tal caso l’agevolazione non è compatibile con la detrazione fiscale.

Perché passare al fotovoltaico?

  1. Perché possa soddisfare almeno in parte la richiesta domestica, necessita di un’adeguata estensione, tenendo conto che per ottenere 1 kW servono 7-11 mq di superficie orientata idealmente verso Sud (un’abitazione standard solitamente impegna di base 3 kW). In condizioni ottimali, 1 kW di potenza fotovoltaica produce dai 1.500 kWh/anno al Sud e 1.000 kWh/anno al Nord.
  2. Il fotovoltaico è particolarmente indicato nelle situazioni in cui i consumi sono, anche potenzialmente, medio-alti, per esempio in presenza di pompe di calore, e in parte concentrati (o almeno programmabili) nelle ore di luce. Il costo (da 5 mila a 10 mila euro) è ammortizzabile in 7-8 anni.
  3. Se si consuma l’energia prodotta autonomamente e solo in parte si utilizza quella fornita dal gestore, si possono abbattere i costi del 40-70%.
  4. Se l’autoproduzione soddisfa tutto il fabbisogno si abbattono fino al 100% dei costi.
  5. Se si produce più elettricità di quanta ne occorra e l’impianto è dotato di sistema di accumulo, si abbattono il 100% dei costi e in più si conserva energia di “scorta”.

In conclusione, il top sarebbe la pompa di calore in aggiunta al fotovoltaico con accumulo. . (fonte ediltecnico)